mercoledì, gennaio 25, 2006

La sindrome doloo shopping

È entrata nell'autogrill «La Macchia», sull'A1, in territorio di Anagni, e in preda alla sindrome da shopping ha speso in meno di due ore oltre 4000 euro. Fermata dalla polizia è stata accompagnata in ospedale: «Polizia, ospedale, ma da quando in qua è reato fare shopping? Ora mi cerco un avvocato, e lei, dottore faccia lo stesso perché la querelo. Quando sto male, spendere denaro mi aiuta a sentirmi meglio. Tutta questa confusione solo perché ho finito il denaro. Che tristezza!», avrebbe commentato.
Protagonista dell'episodio, iniziato lunedì sera e conclusosi ieri mattina intorno alle dieci, una giovane avvocatessa di Caserta. La donna affetta dalla sindrome d'acquisto compulsivo ha arraffato dagli scaffali dvd, cd, libri, sigarette, salumi e cioccolate varie. Finiti i soldi liquidi è passata alla carta di credito. Ed è stato proprio quando la carta ha raggiunto il tetto massimo di copertura che è andata nel pallone totale: «Adesso torno, adesso torno. Non toccate nulla. Questa è tutta roba mia. Vado a prendere i soldi in banca e sono presto qui per saldare il conto. Non togliete la roba dalla cassa perché poi debbo ricominciare da capo a cercare tutto quello che mi serve».
Secondo quanto raccontato dai genitori, la ragazza ha trascorso tre giorni in un albergo di Fiuggi in compagnia di un magistrato. Per motivi di lavoro si sono separati l'altra sera. Lei, l'avvenente casertana, si è fermata all'area di servizio «La Macchia» per un caffè. «Ha iniziato a guardarsi intorno e ha cominciato a togliere numerosa merce dagli scaffali – hanno raccontato alcuni presenti all'interno dell'esercizio commerciale –. Ma non rubava gli oggetti in vendita. Li poggiava alla cassa e cominciava di nuovo il giro. Quando ha finito i soldi liquidi è passata alla carta di credito. Ma quando non c'era più disponibilità è stata investita dall'ansia. Sudava e non vedeva l'ora di avere tra le mani nuovamente un bel gruzzolo di soldi da spendere».
Ad avvisare la polizia è stato il cassiere quando ha capito che la donna aveva qualche problema. Dall'ospedale è stata avvisata la famiglia della professionista. La madre al telefono ha confessato ai sanitari: «Mia figlia soffre di turbe maniacali. Quando ha le crisi dà fondo a tutti i suoi averi. Sono tre giorni che è fuori casa e che non prende farmaci».
La sindrome da shopping o da acquisto compulsivo è una dipendenza comportamentale che colpisce soprattutto donne – circa il 2-3 % delle donne italiane – soprattutto quelle giovani, fra i 20 e i 35 anni. Si manifesta «con abbuffate di oggetti – spiega lo psichiatra Tonino Cantelmi – che hanno lo scopo di soddisfare noi stessi attraverso il riempimento». Esistono due percorsi di cura: uno psichiatrico, a base di farmaci, l'altro basato sulla psicoterapia.