venerdì, gennaio 13, 2006

non tutti i chili vengono per nuocere

Non è detto che l'obesità sia un problema così grave, almeno per gli uomini. Se infatti la bilancia «pesa troppo» prima dei 20 anni, si è meno a rischio di suicidio in età adulta. A sostenerlo è uno studio condotto dai ricercatori del Karolinska Institute di Stoccolma, in collaborazione con colleghi britannici, e pubblicato sull'American Journal of Epidemiology. Gli studiosi, avvalendosi del registro militare svedese, hanno passato in rassegna l'indice di massa corporea di circa 1,3 milioni di uomini e, 31 anni più tardi, hanno controllato se erano ancora in vita e, in caso di decesso, la causa che ne aveva determinato la morte. Così ne è emerso che, al contrario di quanto sembra avvenire per le donne, ogni 5 punti «guadagnati» dall'indice di massa corporea (dato che segnala il rapporto tra peso e altezza) il rischio di suicidio diminuiva negli uomini di ben il 15%. «Nonostante la discriminazione sociale di cui sono vittime gli uomini grassi - sottolinea Finn Rasmussen, del Karolinska Institute - sembra esserci un meccanismo biologico in grado di proteggerli» da una depressione pericolosa, che può rappresentare la causa di suicidio. Contro la depressione, però, l'esperto raccomanda di non mettere in campo abbuffate per guadagnare chili: «Gli effetti negativi - ricorda - sono molteplici», tra questi diabete, cancro e problemi cardiocircolatori.