venerdì, gennaio 06, 2006

Un milione di tonnellate di biodisel dai campi

Dalle coltivazioni agricole nazionali è possibile produrre un milione di tonnellate di combustibile capace di ridurre la dipendenza energetica dall'estero, dipendenza che la recente crisi del gas e il conseguente caro-petrolio hanno reso ancora più pericolosa. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che nel 2006 si concluderà la raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per produrre un milione di tonnellate di biocarburanti dalle coltivazioni agricole nazionali e ridurre la dipendenza del petrolio. Contro le ricorrenti crisi energetiche – sottolinea la Coldiretti – è necessario investire in energie alternative come i biocarburanti ottenuti da coltivazioni di cereali, barbabietole e girasole, che l'Italia può produrre in abbondanza e che l'aumento dei prezzi del greggio rende più competitivi, soprattutto alla luce del contributo che possono offrire al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto con la riduzione delle emissioni di gas serra.
La proposta di legge di iniziativa popolare – continua la Coldiretti – prevede l'incentivazione alla produzione di un milione di tonnellate di biodiesel dalle coltivazioni agricole nazionali che, miscelate nei distributori tradizionali al 5 per cento, possono assicurare a circa 10 milioni di auto l'autonomia per un intero anno con 20.000 km di percorrenza. «Si tratta di un'iniziativa coerente con l'ambizioso obiettivo fissato dall'Unione Europea di sostituire entro il 2005 il due per cento dei consumi totali di benzina e gasolio da autotrazione con biocarburanti, per poi salire al 5,75 per cento entro il 2010, per far fronte agli impegni assunti con la firma del protocollo di Kyoto».