sabato, gennaio 21, 2006

una balena nel Tamigi...

Come gli animali fantastici della magizoologia di Harry Potter, una magnifica creatura venuta da chissà dove ha acceso la fantasia dei babbani metropolitani di Londra. Si chiama Iperodonte Boreale ed è più piccolo di una balena e più grande di un delfino. Un po' come Fierobecco che sembra un ippogrifo ma non lo è, o come lo Schiopodo Sparacoda che altro non è se non un semplice incrocio tra una Manticora e un Fiammagranchio. Ma il nostro iperodonte boreale, che per comodità chiameremo Balfino, non è una creatura di fantasia: incrocia per davvero le infide acque del Tamigi e ha già catturato l'attenzione del mondo intero cioè di chi ieri ha visto i telegiornali. Dicono che il fiume è molto più pulito rispetto a qualche anno fa, ma il Balfino rischia la pelle lo stesso: vuoi per la bassa profondità, vuoi per i mille perigli e le duemila imbarcazioni che incrociano le stesse acque. Senza contare un altro tipico fattore metropolitano: recenti analisi hanno accertato che attraverso gli scarichi fognari finiscono nel Tamigi circa due chili di cocaina ogni giorno. Il Balfino venuto da chissà dove potrebbe salvarsi ed è quello che tutti ci auguriamo, ma non è detto. Quel che è certo, com'è da poco accaduto per un falco a Manhattan, è il nostro insano e morboso interesse. S'accende solo quando la Natura ci ricorda d'esistere oppure quando un Gatto si mette gli Stivali.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Quando le balene sono in oceano aperto, nel loro habitat naturale, e muoiono intossicate dal petrolio o impigliate nelle reti dei pescatori il mondo non si arrovella più di tanto. Niente clamore, niente rumore.

http://www.travirgolette.com/2006/01/22/la-balena-del-tamigi/

9:47 AM  
Blogger Un Italiano Qualunque said...

E' molto triste quello che hai scritto ma purtroppo è così!

10:25 AM  

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