che ci fa un pollo cinese nella fiera di Verona?
Ali, cosce, petti e frattaglie di pollo provenienti dalla Cina sono presenti alla Fieragricola di Verona, la principale rassegna agricola nazionale, nonostante i numerosi vincoli al commercio presenti e peraltro rafforzati dopo la conferma dei primi casi di influenza aviaria in Italia. La denuncia viene dalla Coldiretti che chiede alle autorità responsabili di verificare la compatibilità dei prodotti esposti con le normative sanitarie vigenti per far fronte all'emergenza influenza aviaria. «Si tratta - spiega in una nota la Coldiretti - della scoperta di porzioni di pollo preconfezionate sottovuoto ed etichettate con ideogrammi cinesi che vengono esposte al pubblico in uno stand allestito con molti prodotti provenienti dalla Cina. Il prodotto viene pubblicizzato - sottolinea la Coldiretti - come "Pollo affumicato Tengqiao" ed è definito una prelibatezza della provincia cinese di Wenzhou ottenuta alimentando il pollame con insetti, formiche e cereali, impiegando per la preparazione tecnologie avanzate come i forni a microonde e condizionamento sotto vuoto a bassa temperatura, ma anche una formula e tecniche tradizionali vecchie di oltre un secolo. «Soprattutto, dopo le misure introdotte per impedire la movimentazione degli animali stupisce - sostiene la Coldiretti - la presenza di derivati del pollo proveniente dalla Cina in un ambiente visitato da decine di migliaia di persone come la Fieragricola di Verona, dove sono presenti animali di diverse specie dai cavalli alla pecore, dalle mucche ai conigli. Poichè il gigante asiatico è il paese in cui il virus dell'influenza aviaria ha colpito con maggiore intensità, sono molte le misure introdotte a livello nazionale e comunitario ed è quindi necessario - sottolinea l'organizzazione agricola - garantirne il rispetto di fronte alla crescente preoccupazione dei cittadini». La Coldiretti ribadisce infine che «l'Italia non ha alcun bisogno di importare polli e derivati dall'estero e in particolare dalla Cina poichè la produzione nazionale è più che sufficiente a soddisfare le richieste in quantità e in qualità dei consumatori».
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