martedì, febbraio 07, 2006

il vino fa sangue, pardon, salute

Contrordine. Adesso è il pesce a essere sano come un uomo. A patto che l'uomo abbia spiccata attitudine al vino rosso e il pesce abbia vivo il senso dell'emulazione.
Un bicchiere di rosso a pasto si rivela sempre più un toccasana. Anche per i pesci. E anche se loro, per ovvi motivi logistici, sono costretti a berlo annacquato. Ma non si lamentano. se ne stanno sempre muti.
La notizia è che un team diretto da un giovane ricercatore italiano ha dimostrato per la prima volta che il resveratrolo, la molecola del vino rosso con azione antiossidante già famosa dai suoi effetti allunga-vita, ha effetti miracolosi sulle malattie legate all'invecchiamento. I test sono stati condotti su un minuscolo e sconosciuto pesce dal nome scientifico impronunciabile, nothobranchius furzeri, sul quale è possibile riscontare patologie legate all'invecchiamento simili a quelle umane.
Gli studiosi, (probabilmente dopo una potente bevuta, non si spiegherebbe altrimenti...) hanno aggiunto la molecola del vino al pasto quotidiano di questo pesce, riscontrando un incremento di vita di circa il 30% e il rallentamento degli effetti dell'età su performance muscolari e mnemoniche del pesce. Si tratta della prima dimostrazione dell'efficacia del resveratrolo su un vertebrato, non solo nell'allungare la sua aspettativa di vita ma soprattutto nel prevenire le normali patologie dell'invecchiamento. Il vino fa buon sangue, lo sostenevano già i ben informati nei rari momenti di sobrietà, ma sinora mai l'efficacia scientifica vantata dalla voce popolare era stata dimostrata su un animale vicino a noi dal punto di vista evolutivo, che invecchia come noi e mostra, via via che l'età avanza, problemi di apprendimento e memoria, deficit di capacità motorie, segni di neurodegenerazione
Inevitabile, adesso, l'impennata di vendite in enoteca. E, anche se col pesce va forte il bianco, sembra sia stato già notato un imponente flusso migratorio di fauna ittica verso il Mar Rosso.