Retrocedere, retrocedere, retrocedere
Da mani pulite a piedi puliti, al grido di retrocedere, retrocedere, retrocedere. E' tornato il giustiziere, l'inflessibile servitore della legge, l'uomo addetto al lavaggio dello sporco nazionale. Il commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi ha nominato capo ufficio indagini il giudice in pensione Francesco Saverio Borrelli, quello dei tempi eroici della procura di Milano, quello che faceva dormire sonni agitati a politici e imprenditori corrotti, quello che ridusse in briciole i socialisti di Craxi e i democristiani di Andreotti e Forlani, quello del grido antiberlusconiano resistere, resistere, resistere. Ai tempi di mani pulite era tanto consolidata la prassi delle tangenti da far perdere anche la percezione del reato. Allo stesso modo nel mondo del calcio la frode era accettata come un destino ineluttabile... Luciano Moggi e la Juventus nelle grinfie di Borrelli rischiano, come Craxi, l'esilio sui campi di Hammamet. Per non dire che si rinnova il duello tra l'ex procuratore generale di Milano e l'ex presidente del Consiglio Berlusconi. Dalla tragedia alla commedia: ora si tratta di capire se è vero che per il Milan la palla è stata rotonda. Il Cavaliere già sente echeggiare il grido minaccioso: retrocedere, retrocedere, retrocedere...