La Chiesa apre al profilattico?

Ha sorpreso la recente apertura del cardinale Carlo Maria Martini all'uso, ma solo in determinate circoscritte circostanze, del preservativo. Ma non ha sorpreso il silenzio della Chiesa nei giorni immediatamente successivi l'esternazione. Silenzio rotto soltanto adesso per annunciare che sarà un altro cardinale, Javier Lozano Barragan, presidente del pontificio consiglio per la pastorale della salute, a redigere di qui a pochi mesi un documento sull'uso del preservativo. Ma le indiscrezioni non riescono ormai a essere contenute nemmeno dalle robuste mura pontificie e qualcosa è già trapelato. Non si tratterebbe di apertura nei confronti del preservativo ma di apertura del preservativo. Insomma, la Chiesa lo ammetterebbe ma solo se rotto.

maleducato a chi?

Attenti, se vi fregano con malagrazia il posto al parcheggio, se vi sbattono in faccia la porta dell'ascensore, se non cedono il posto in autobus a una vecchia signora, non arrischiatevi a dare del maleducato a nessuno: vi potrebbero querelare per ingiuria. Così ha infatti stabilito la Corte di Cassazione che ha definito offensivo e, appunto, ingiurioso il termine. Anche se rivolto a chi lo merita.
E allora, cari autorevoli ermellini, che gli diciamo a chi ci pesta provocatoriamente i piedi? Poffarbacco, andrebbe bene villanzone o zotico, manigoldo o marrano, briccone o furfantello? Insomma d'accordo porgere l'altra guancia, ma non si deve neanche esagerare: quante guancie abbiamo? Si rischia di esaurire in fretta la scorta.
Tra l'altro la sentenza dell'Alta Corte arriva all'indomani dell'edificante scambio di epiteti tra Berlusconi e Prodi i quali si sono detti di tutto: ubriaco, coglione, utile idiota, delinquente politico, caimano e altre delikatessen del genere. Ma loro erano in campagna elettorale: ci guardiamo bene dal definirli maleducati.

Il prode salasso

Torna di moda il salasso, antico metodo per depurare l'organismo. Gwyneth Paltrow, la fascinosa premio Oscar di Shakespeare in love non ha esitato un secondo a presentarsi a un'elegante serata di gala con le spalle nude chiazzate di bollini rossi dopo un cupping depurativo. La sua foto è finita in prima pagina sul Times ed è scoppiata la salassomania. Tra i sostenitori più accesi l'attore Ben Affleck e il principe Carlo, futuro re d'Inghilterra. Se i protomedici lo utilizzavano nei secoli scorsi per allontanare dal corpo «umori peccanti e putredinosi», oggi più semplicemente il salasso viene usato per fare trasudare tossine. Riscoperta l'utilità dell'antica pratica, ha cominciato a riprendere quota anche la popolarità del ministro Visco

Pax politica...

Accordo raggiunto tra centrodestra e centrosinistra; si chiama centrifuga, essendo rimasti solo Prodi e Berlusconi: lanciano il bipremierato all'italiana, uno parla parla e l'altro dà da mangiare a Emilio Fede. Vladimir Luxuria rinuncia alla candidatura e accetta la presidenza Coldiretti per lanciare una campagna in grande stile per la coltivazione transgenica; Pierferdinando Casini detto Pierferdi fa outing ma nessuno gli dà retta: resta com'è, né carne né pesce, ma insieme con Mastella apre una trattoria a Trastevere, perde il seggio ma conquista le tre forchette della guida Gambero Rosso. Di Pietro impara tutti i congiuntivi ma ai comizi la gente se ne va perché nessuno lo riconosce più. Paolo Crepet va a lavorare e manda al rogo tutti i pulloverini in cachemire, Bertinotti lo vede e gli dà del criminale: Crepet diventa nuovo ministro dell'Interno. In televisione nessuno litiga più: passa il decreto Par Condicio Sine Qua Non in base al quale chi fa le domande si sceglie la risposta che vuole grazie al tasto blu del telecomando interattivo. Bruno Vespa finisce alla tivù dei ragazzi, al suo fianco debutta come valletta Annamaria Franzoni. Maurizio Costanzo lascia la tivù e fonda la Gazzetta dell'ortodontista, Maria De Filippi sposa Kledi e poi in terze nozze Lilli Gruber. Passa la proposta di Raffaele Lombardo: Friuli, Trentino e Veneto passano al Sud, la Sicilia si trasferisce al Nord. E il Catania conquista lo scudetto. No, questa è troppo grossa: pesce d'aprile.